In questo articolo ti dico perché non devi fare distinzioni tra persone sulle pagine dei social media della tua attività, e perché non devi “additare” altri.

Praticamente tra il regolamento di tutti i social media è precisato che, tra le altre cose, sono vietate le discriminazioni.
Solitamente durante la gestione di pagine social di attività, ed ancor prima nelle basi strategiche e dei post/degli articoli sul regolamento, se vi fossero, si precisa che non si possono fare discriminazioni di vario tipo. Quali ad esempio l’orientamento sessuale o l’etnia.
Queste discriminazioni sono differenze tra persone.
All’atto pratico, magari prendendo come esempio la comunicazione politica di “basso livello” che viene fatta nei social network, potresti lasciarti prendere la mano se ti gestisci in autonomia le pagine della tua attività sui social.
Magari facendo altrettanto e/o additando “il cattivo“, “gli altri“, dire “che loro” o fare distinzioni, di qualsiasi tipo. Non è un bene, di seguito puoi scoprire perché.
La teoria dell’identità sociale
Per farti capire perché non è un bene fare distinzioni tra persone, nei social media della tua attività (ed anche altrove) comincio a dirti cosa c’è alla base.
Alla base delle distinzioni tra gruppi di persone c’è la teoria dell’identità sociale.
Seppur sia un bene far sentire le persone che seguono quella che può essere una pagina sui social media di un’attività, o di qualsiasi altro gruppo online, all’interno di una comunità fatta di persone con gli stessi interessi, non bisogna esagerare.
Difatti, le persone – come si evince anche dalla teoria dell’identità sociale – per natura sono abituate a costruire gruppi di appartenenza. All’origine erano i branchi, anch’esso un fenomeno deviato/non sano di un gruppo di persone che può verificarsi anche al giorno d’oggi.
Ebbene, facendo distinzioni tra persone, causa l’identificazione delle persone ad un gruppo di appartenenza ristretto, saranno le persone che appartengono al gruppo ad estromettere altre persone da quel gruppo.
Alla base della teoria dell’identità sociale difatti c’è il “confronto sociale“. Le persone che si identificano con un gruppo si sentono avversarie di un altro gruppo.
Se, ad esempio, nei gestire i social della tua attività, fai distinzione tra persone di un paese rispetto a quelle dell’altro paese, esaltandone i pregi di uno ed i difetti dell’altro, saranno le persone del paese di cui esalti i pregi ad estromettere dalla pagina/attaccare le persone dell’altro paese.
Ho fatto l’esempio tra paesi perché è più facile che le persone vadano in attività di paesi vicini. Le città offrono praticamente tutto. Per grandi attività e/o per attività presenti in più città o nazioni però il discorso è uguale.
Destra, sinistra, uomini, donne, gay, ricchi o poveri sono tuoi clienti
Se non l’avessi capito da quanto ho appena detto ti chiarisco ulteriormente che, se sui social fai od inciti distinzioni tra persone – anche se fosse una tua convinzione – è la tua attività che ci perde.
Perdi possibili clienti.
Se sui social fai od inciti distinzioni tra persone è la tua attività che ci perde. Perdi possibili clienti.
Tieni presente che faccio riferimento ai social media perché l’articolo è incentrato su questo. Potrebbe essere anche il tuo sito web o il tuo negozio/locale.
Nota bene che questo lo dico da persona che non è a tutti i costi politicamente corretta. Anzi, non do molto peso a chi addita altre persone con termini tipo “fascista”, “razzista”, “comunista”, “omofobo” o simili, solo perché la pensa in maniera diversa dal gregge.
L’importante è la ragionevolezza e la realtà (non supposizione o correlazioni infondate/convinzioni) di quanto viene riferito.
Creare distinzioni tra persone non ti fa solo perdere “ora” possibili clienti, può farlo anche in futuro.
Se chi fa politica sbaglia, in base il trend del momento, poi cambia tipologia di “nemico” (fa distinzioni tra le persone) può avere meno consensi e elettorali perdere le elezioni. Non è un problema. Si candidano dopo 5 anni.
Se un’attività non lavora per 5 mesi (non anni) è con buona probabilità destinata alla chiusura. Le attività devono pensare a medio/lungo termine, non solo al breve termine ed alla percezione.
Tramite questo articolo spero di averti fatto capire perché le distinzioni tra persone sulle pagine social della tua attività, non solo sulle pagine social e non solo di attività, non sono da fare.
Cosa ne pensi di quanto ho scritto? Fammelo sapere nei commenti.
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