Scopri perché non esiste metodo perfetto (o “ricette magiche”) per la gestione ed il successo di pagine aziendali sui social network.

Pensando più razionalmente che posso e creando contenuti che possono avere un’utilità per chi può aver bisogno dei miei servizi e che legge quanto scrivo, non con lo scopo di fare visite da contenuti acchiappa click (o clickbaiting), paragonabili alle fake news, a volte disinformazione, negli articoli che scrivo (riguardanti i social network in questo caso, ma anche per altre tematiche) non faccio mai certe affermazioni.
Infatti, non dico mai che una determinata azione per gestire le pagine aziendali sui social è “il metodo“, “la strategia vincente, “la strategia perfetta” o cose simili ma sto sul generico senza fare troppe ipotesi, se le faccio non sono campate per aria ma dimostrate, ad esempio da riferimenti ufficiali od altamente attendibili.
Sapere perché ti è inutile leggere e magari applicare quanto scritto in articoli/pagine web dove si fanno affermazioni che dicono “come fare” senza che quanto detto sia contestualizzato o dettagliatamente specificato ti è necessario.
Le best practices non sono quello che si deve necessariamente fare
Indubbiamente, sia per la realizzazione di pagine aziendali sui social network, sia per la SEO, per AdWords ed altro ci sono delle prassi comuni che permettono di agire bene già in partenza, oppure anche durante la gestione di un qualsiasi progetto, non limitato solamente alle gestione delle pagine social.
Queste best practices (le pratiche/prassi migliori) non sono universali e statiche, così come non li sono i social network, tra cui Facebook ma non solo.
Dato che Facebook è il social che praticamente usano la maggior parte di persone, ed aziende per sponsorizzarsi online, per dimostrare che anche le best practices cambiano faccio qualche semplice esempio:
- Le dimensioni ideali delle immagini della copertina del social sono cambiate varie volte, e potranno farlo nuovamente;
- Le tipologie di condivisione possono cambiare, possono essercene di nuove, alcune possono essere più utili per determinate attività ed altre possono diventare a pagamento;
- Gli “orari migliori di condivisione” possono essere diversi in base alla tipologia di attività e se presi troppo alla lettera possono influire negativamente sulla gestione della pagina social, soprattutto se fatta in autonomia.
Per farti farti comprendere e valutare ancora meglio quanto sopra, prova a paragonare delle nozioni che trovi online che ti dicono “come fare a gestire i social aziendali” e l’articolo dove dico come non gestire i social aziendali.
Vi è differenza nel dire qualcosa dicendo che è “la cosa da fare” rispetto ad un articolo che ti spiega e fa comprendere le motivazioni e poi ti lascia autonomia di scelta.
Il settore dell’azienda non è il contesto
Varie eccezioni possono esserci, così come possono esserci varie strategia (o best practices per le strategie) che possono essere applicate a vari settori di aziende, non tutte le attività sono uguali però, e le differenze sono importanti anche per la gestione della pagina di un’attività sui social network.
Le attività turistiche possono essere l’esempio migliore, potrei dire “come fare più clienti al tuo hotel” o simili e poi proporre la realizzazione di una pagina Facebook, si, serve, è il minimo, però non tutti gli hotel hanno lo stesso target, sono situati in località diverse, vi sono differenze di budget investito online, ecc.
Queste differenze cambiano sostanzialmente il contesto della strategia anche di una pagina Facebook, c’è chi potrebbe decidere di pubblicare aggiornamenti quotidianamente, chi occasionalmente, c’è chi potrebbe promuovere la pagina con la pubblicità di Facebook, e anche le impostazioni della pubblicità dovrebbero necessariamente cambiare non solo in base il settore ma anche in base il contesto, che sarebbe (anche) l’attività.
Quanto detto finora ovviamente vale non solo per la realizzazione o la gestione le pagine aziendali sui social network ma per tutte le azioni di web marketing, che possono essere presentate come “cure miracolose” ma alla fine sono sempre le stesse cose dette con diverse parole. Di solito sono landing page, remarketing, campagne AdWords, pubblicità su Facebook, ed altro.
Per concludere questo articolo, oltre darti il consiglio di pensare sempre con la tua testa e valutare più obiettivamente che puoi quello che leggi online e che riguarda (anche) la presenza online della tua attività sui social network ti dico anche che, se la pagina dell’azienda sui social non rende come vorresti contattami senza impegno, ti dirò cosa si può fare per migliorare la situazione, in base il contesto.
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