Leggendo questo articolo puoi comprendere il ruolo essenziale della pagina privacy policy del tuo sito web inoltre puoi apprendere cosa scriverci ed altre nozioni non scontate.

La premessa che ti faccio è che, se in questo articolo pensi di trovare del testo da copiare ed incollare nella privacy policy del tuo sito web, mi spiace, non c’è nulla del genere.
Sicuramente però l’obiettivo di quello che scriverò riguardo la privacy policy di un sito internet è che questo articolo ti possa essere realmente utile. Anche essenziale. Per operare online in totale trasparenza e nel rispetto della legge.
Infatti, quello che mi ha spinto a scrivere questo articolo è un problema che vedo spesso in molti sito web, anche di attività. Ovvero è la mancata consapevolezza dell’importanza della privacy policy:
- La pagina della privacy incompleta, presa troppo alla leggera;
- La totale assenza della pagina della privacy in siti web;
- Le richieste che mi vengono fatte di “siti web semplici”, addirittura di una pagina, ovvero senza privacy policy.
Se non sai l’importanza della pagina della privacy di un sito web, oppure se non sai cosa scriverci, in quanto scritto di seguito puoi trovare informazioni utili.
Non esiste il modello standard
Non sono poche le volte che ho sentito direttamente, oppure online, persone chiedere esempi per fare pagine della privacy di siti web, è sbagliato pensare vi fossero.
Devi sapere infatti che, non esiste un modello standardizzato per la privacy policy, ci sono delle linee guida, che devono rispecchiare il trattamento dei dati utilizzato dall’attività che ha il sito web e le caratteristiche del sito internet.
Ad esempio, per farti comprendere, non possono essere uguali le pagine della privacy:
- Di un ecommerce, che gestisce dati altamente sensibili delle persone;
- Se nel sito web non si raccolgono dati sensibili;
- Di un’attività o di un sito web che raccoglie email, a cui inviare offerte promozionali;
- Se il sito web non presenta codice di altri siti web (terze parti);
- Di un sito web e/o di un’attività che condivide gli indirizzi email con soggetti terzi.
Oltre agli esempi reali ti riporto un esempio che hai sotto i tuoi occhi ora, questo sito web.
Anche se la cookie policy non è essenzialmente parte della pagina della privacy di un sito web l’argomento è molto affine. In questo sito web non è riportato il banner od il popup che avvisa che questo sito web fa utilizzo di cookie di terze parti.
Il motivo è semplice, le linee guida del garante della privacy riguardanti i cookie specificano se vengono utilizzati cookie analitici di terze parti che nascondono l’indirizzo IP vanno menzionati solo nell’informativa. Non bisogna mettere ne banner ne popup.
Questo sito web dato che usa solo i cookie analitici di terze parti (niente social, mappe, ecc.) non ha bisogno di banner/popup.
La privacy policy non è statica
Come un sito web, che, seppur abbia poche pagine lo si può modificare agevolmente, anche la pagina della privacy non è statica. Non dev’essere statica se si vogliono fare le cose per bene. Non solamente per adeguarla a nuove direttive, tipo il GDPR.
Il web si evolve e con esso le tendenze di utilizzo dello stesso delle persone. Un sito web professionale, di un’attività, deve assecondare il più possibile anche l’utilizzo che le persone fanno di internet. Per poter permettere all’attività di fare più introiti.
A volte, modificare il sito web per poterlo adeguare alle tendenze di utilizzo del web da parte delle persone vuol dire anche aggiungergli funzionalità offerte da servizi web.
Queste funzionalità possono influire sulla privacy policy di un sito web, non solamente perché utilizzano cookie di terze parti, ma anche perché, se trattano dati personali nel sito web va menzionato come lo fanno. Bisogna anche verificare che siano in linea con il trattamento dei dati dell’azienda che ha il sito web.
La consapevolezza ti può far risparmiare
Come altro esempio/case history ti voglio raccontare un caso reale che mi è successo non molto tempo fa:
Una persona mi ha chiesto un preventivo per fare una campagna di email marketing tramite PEC dato che si accingeva a comprare un pacchetto di indirizzi alla camera di commercio. Gli ho riferito che sarebbero soldi buttati comprare gli indirizzi per quello scopo. Bisogna avere il consenso altrimenti si rischiano multe salate. Un doppio risparmio.
In pratica, oltre la privacy policy, la consapevolezza di cosa online fare, per poterlo fare legalmente ed in tranquillità è necessaria. Seppur non sia un esperto in materia di privacy molte cose le so, e, riferire cosa va fatto è un mio obbligo di consulente altrimenti non potrei definirmi professionista.
La pagina della privacy non è solo obbligatoria
Nella parte finale di questo articolo ti voglio riferire una curiosità: la privacy policy di un sito web non ha solo lo scopo legale.
Infatti, se condividi con soggetti terzi i dati delle persone, se li vendi o cose simili dovrai obbligatoriamente dirlo nella pagina della privacy policy, per legge.
Questo può far sì che le persone non si sentano sicure ad affidarti i loro dati.
In pratica, dato che il link alla pagina della privacy policy dev’esserci, ad esempio, sotto i form di contatto, o di registrazione di un ecommerce, se le persone visitano la pagina della privacy e non la trovano in linea con i loro principi di privacy e sicurezza possono non compiere una transazione. Sia un contatto, l’acquisto di un prodotto od altro.
Se usi Google Analytics controlla il percorso inverso verso la conversione, gli obiettivi, o gli eventi, te ne renderai conto tu stesso/a che è vero.
Ovvero, anche la pagina della privacy di un sito web è una landing page che fa parte del funnel che permette di raggiungere obiettivi di business.
Che ne pensi, questo articolo ti ha fatto capire qualcosa in più riguardo alla pagina della privacy dei siti web? Di la tua nei commenti e condividi l’articolo che può essere utile anche per altre persone.
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