Parole Chiave Brand su Google ADS: Problemi e Soluzioni

In questo articolo ti dico qualcosa a riguardo le parole chiave del tuo brand su Google ADS, dei possibili problemi e relative soluzioni.

parole chiave brand google ads
Ci sono delle valutazioni molto importanti riguardo le parole chiave brand di Google ADS.

Usare le parole chiave del tuo brand su Google ADS è molto utile, anzi, è utile fare una campagna dedicata al brand.

Però, usare le parole chiave legate al tuo brand, alla ragione sociale della tua attività o ad una linea di produzione registrata che hai, ti potrebbe creare dei possibili problemi su Google ADS.

In questo articolo faccio presente quelli che possono ritenersi i problemi principali, e le relative soluzioni.

Non solo problemi e soluzioni relativi alle parole chiave brand su Google ADS.

Parto dal principio, potresti non considerarlo.

Non hai un brand? Fallo!

Da quando esiste, Google ADS è correlato a pubblicità contestuale in base le ricerche fatte dalle persone. Questo ancora oggi è un suo grande pregio.

La pubblicità fatta con Google ADS offre una risposta a quanto desiderato dalle persone che è quanto offerto da chi si fa pubblicità.

Se, ad esempio, hai una piccola attività a Brescia, giustamente, potresti fare una campagna su Google ADS ed usare come parola chiave “piccola attività a brescia” e keywords correlate per farti trovare da possibili clienti.

Hai capito questo concetto o lo sai già?

Non fermarti qui. Tieni presente che il brand è molto importante.

Sommariamente, i clienti di ritorno cercano un’attività specifica, e, generalmente la maggior parte del fatturato lo fanno i clienti di ritorno.

Non i nuovi clienti.

I nuovi clienti li puoi intercettare con le parole chiave generiche. Con parole chiave brand non solo puoi aumentare la conoscenza del brand. Puoi anche non perdere clienti di ritorno.

Se non avessi dedicato tempo alla creazione del brand devi farlo. Anche se hai una micro/piccola attività ed anche se non usi Google ADS.

Registra il tuo marchio

Se usi Google ADS, un problema legato al brand che potresti avere, sopratutto se la tua attività è già cercata per la ragione sociale – o se sono cercati i prodotti che offri/vendi solo tu – è quello di vedere gli annunci dei tuoi concorrenti in ricerche specifiche del tuo brand.

Non è un problema di Google ADS.

Difatti, riassuntivamente, le norme sui marchi di Google ADS permettono di usare parole chiave di marchi altrui per far apparire i propri annunci.

Potrebbe darti fastidio vedere annunci di altre attività se cercano la tua attività.

Questo però non è un grande problema nemmeno per le persone. La maggior parte non fraintenderebbe.

Potrebbe succedere invece che il tuo brand, il nome della tua attività, il nome di un tuo prodotto comparisse nel testo degli annunci di concorrenti.

Questo oltre che fastidioso creerebbe fraintendimento per chi vede gli annunci. Di conseguenza potresti perdere clienti.

Se registri il marchio questo problema non ci sarebbe. Aspetta però, non correre a registrare il marchio, non è così semplice.

Devi fare delle valutazioni.

Diversifica ma tienila comunque la campagna per il brand

Poco fa, come esempio, ho detto che registrare un marchio è ideale per risolvere il problema se non hai rivenditori di tuoi prodotti e vedi che fanno pubblicità su Google ADS con il testo degli annunci contenente il nome unico dei tuoi prodotti.

O la ragione sociale della tua attività.

Non è così semplice sopratutto perché, al giorno d’oggi, per poter guadagnare maggiormente le attività di qualsiasi settore, per attirare clienti utilizzano dei canali di vendita che si fanno pubblicità con Google ADS.

Esempi concreti che puoi vedere tu stesso/a e sono, ad esempio, marketplace come Amazon od OTA come Booking.

Ebbene, se, ad esempio, vendi i tuoi prodotti anche su Amazon o se la tua struttura è anche su Booking, dato che si fanno pubblicità con Google ADS devi pensarci bene prima di registrare un marchio.

Non ho detto che non devi farlo. Ma nemmeno che devi farlo.

Sono valutazioni più strategiche riguardanti le parole chiave brand.

Valutazioni da fare in base al modello di business e sul posizionamento di mercato di ogni singola attività e che vanno confermate da dati riguardanti il ritorno sull’investimento. Dati che possono esserci in precedenza, oppure che si possono fare tramite test pubblicitari.

Ad esempio, banalmente, se il tuo hotel è presente su Booking e se le persone cercano su Google il nome del tuo hotel (il tuo brand) prima del tuo sito web potrebbe apparire la pubblicità che fa Booking.

Fa pubblicità per guadagnarci, anche se ti fa guadagnare.

Se non fai pubblicità online con Google ADS e/o se non hai un sito web che non permette alle persone di prenotare la stanza – in teoria – non t’interessa.

Valuta il ritorno sull’investimento strategicamente

In pratica, senza registrare il marchio, potresti pensare di fare almeno una campagna per hotel con Google ADS incentrata sul brand.

Potresti scoprire, ad esempio, che con 10€ in pubblicità di Google ADS fai un nuovo ospite mentre con Booking pagheresti 20€.

Oppure potresti vedere che con 4€/5€ in pubblicità un ospite che ha già soggiornato prenota tramite il tuo sito web, invece che da un OTA.

Potrebbe essere anche che hai un’attività che vende prodotti in marketplace e registrare il marchio solo di una linea di prodotti, quindi diversificare.

Va valutato caso per caso.

Altro problema basilare legato alle parole chiave brand di Google ADS è la sovrapposizione tra varie campagne dei termini di ricerca.

Ci può essere un mix tra parole chiave brand e non brand.

Qui la soluzione è più strategica e va valutata caso per caso. Campagna per campagna. Landing page per landing page.

Spero che questo articolo ti sia stato utile per capire le principali soluzioni ai problemi che possono generare le parole chiave brand su Google ADS.

Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi.

Se ti servisse una campagna pubblicitaria fatta con Google ADS, anche per promuovere la tua attività con parole chiave brand, chiedimi un preventivo senza impegno.

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