Tramite questo articolo puoi scoprire che, se usi o vuoi usare il pixel di Facebook non puoi farlo a prescindere e devi farlo sapere adeguatamente ad i tuoi utenti.

Non solo persone comuni che affidano il lavoro a liberi professionisti od agenzie web, come potresti essere tu, anche esperti di web – o che si definiscono/fanno credere tali – a volte agiscono senza pensare.
Senza pensare e/o senza sapere.
Questo anche riguardo il pixel di Facebook, oppure il remarketing di Google ADS. Vedono che la piattaforma pubblicitaria di Facebook (o Google) dice loro “installa il pixel/lo script per…” e come automi lo fanno.
Molto grave, non perché puoi aver agito senza pensare. Senza sapere è grave per un consulente od un agenzia web. Vuol dire che non si sa abbastanza o non si dice l’essenziale. Se si è esperti si devono sapere tutte le conseguenze di quello che si fa.
Conseguenze che potresti pagare tu. Pagare con carta sonante, prosegui la lettura dell’articolo e scopri perché.
Non basta dire che usi il pixel di Facebook
Molte volte non viene nemmeno fatto, la maggior parte delle volte, se nel tuo sito usi il pixel di Facebook – anche se te lo sei fatto mettere – viene riferito solo nella privacy policy del sito web.
Ormai è prassi comune riferire anche nel banner dei cookie che si utilizzano cookie di terze parti, anche per i pixel di Facebook. Non basta.
Non basta scrivere nella privacy policy del sito una nota, ed usare il banner che avvisa che si utilizzano i cookie di terze parti se si usa il pixel di Facebook.
Difatti, il pixel di Facebook, oltre ad impostare un cookie di terze parti nel browser di chi visita la pagina con il pixel è un cookie di profilazione che invia informazioni personali/sugli interessi a Facebook.
Le persone devono saperlo, e, in base la GDPR (legge sulla privacy Europea e di conseguenza valida anche in Italia, ndr) devono non solo esserne informate ma dare esplicito consenso per l’utilizzo. Solo se vogliono attiveranno il pixel. Non in base ad un presunto consenso implicito.
Anche se le persone visitano il tuo sito web non puoi monitorare come vuoi senza dirglielo solo perché visitano il sito web.
La stesso Facebook (azienda, per quello al femminile, ndr) nella pagina dedicata al GDPR per le aziende lo fa presente. Viceversa rischi/la tua attività rischia sanzioni pecuniarie dal garante per la protezione dei dati.
Essere a norma usando il pixel di Facebook
Se vuoi usare il pixel di Facebook nel tuo sito web, magari anche a ragione se investi molto in pubblicità su Facebook, e vuoi misurare correttamente le conversioni tramite la piattaforma pubblicitaria di Facebook puoi farlo.
Per poter usare il pixel di Facebook e per rispettare la legge sulla privacy devi almeno, riassuntivamente:
- Aggiornare la privacy policy e la cookie policy;
- Adottare un sistema che imposti i cookie del pixel di Facebook solo dopo che l’utente che vede il sito web ne ha acconsentito l’utilizzo.
Se invece comunque metti, o ti fai mettere, il pixel di Facebook anche sapendo cosa devi fare e non lo fai … affari tuoi.
Per come la penso non sarebbe un lavoro professionale ed evito di fare cose non professionali. Piuttosto faccio un articolo informativo come questo che dice cosa si deve fare.
Sappi inoltre che che, se trovi online “il metodo“, “il funnel“, “le 4 cose da fare“, “i 3 step per guadagnare con Facebook” od altro di simile, che dicono anche di mettere il pixel di Facebook, facendo passare tutto come semplicissimo ma senza dire tutto quello che devi fare sono nozioni non autorevoli. Non professionali di sicuro.
Concludo l’articolo precisando che non sono un legale esperto di privacy, un consulto in base il caso può essere necessario, comunque questa è la base delle sfide giornaliere di chi fa siti web in maniera professionale.
Cosa ne pensi riguardo questo argomento? Ti è stato utile per conoscere qualcosa di nuovo riguardo il Pixel di Facebook?
Lascia un commento