Grazie ad internet, alla tecnologia ed all’utilizzo che le persone fanno della stessa, tramite i Google Virtual Tour è possibile promuovere a basso costo un territorio o luogo, anche sconosciuto.

Sopratutto nelle zone in cui vivo, ma da quello che osservo e sento anche in altre parti d’Italia (e non solo) non è molto diverso, quando enti pubblici di vario tipo parlano di “promozione del territorio“, “valorizzazione del territorio” o termini simili fanno iniziative che difficilmente hanno un riscontro tangibile. Non solo a parole.
Se queste iniziative fossero fatte online, dove “tutto” è misurabile, anche chi non se ne intende capirebbe che non c’è riscontro effettivo. Capirebbe che sono solo belle parole o “fumo negli occhi”.
Questo è uno dei motivi principali per cui mi danno la nausea i vari termini riguardanti la “promozione del territorio”, come ho già detto nell’articolo dove riferisco dello spreco di soldi pubblici per la promozione del territorio.
Voglio la conferma che il Virtual Tour funziona
Dato che preferisco i fatti alle parole, che sento la necessità di avere costantemente conferma che quello che faccio funziona davvero (altrimenti non riuscirei nemmeno a proporlo ad altri), per curiosità personale e per testare e dimostrare che quello che dico/faccio è la realtà ho voluto fare un esperimento.
L’esperimento o “case study” di promozione del territorio l’ho fatto tramite un virtual tour.
Infatti, grazie alla ricerca di Google, a Google Maps ed alle applicazioni dove può essere visto un virtual tour, esso può essere anche promozione del territorio, effettiva, a basso costo se commissionata, e con un riscontro tangibile costante nel tempo.
Un Google Virtual Tour sarebbe servizio che, anche se acquistato da enti locali, sarebbe disponibile ad un prezzo estremamente contenuto. Il prezzo minimo di mercato si aggira attorno ai 250€.
Come “soggetto del test” ho voluto utilizzare un antico forno fusorio situato poco distante da dove vivo.
Problemi, sfide e risultati sperati
Seppur questo forno fusorio dopo essere stato scoperto sia stato sistemato, con un investimento di fondi europei (alla fine sempre dei contribuenti), ed anche se saltuariamente viene “menzionato” a livello locale, all’atto pratico è sconosciuto.
Non porta turisti, gente interessata, non ha un riscontro effettivo.
Tramite un paragone, se fosse un’azienda non renderebbe e sarebbe in fallimento.
Gli investimenti che devono essere almeno ripagati dalle entrate che generano.
Nel pubblico purtroppo alla fine sono sempre le persone che ripagano gli investimenti tramite le tasse. A mio avviso non è, e non dovrebbe essere tutto compito del welfare.
Tornando in topic, parlando con persone del posto che risiedono sulla strada principale che porta al sito storico, mi è stato riferito che, a far tanto vi fanno visita 50 persone l’anno.
Lo scarso interesse generato non è l’unico problema, anche la posizione fisica lo è. Il luogo è poco accessibile.
Non tutti sono disposti a fare 30 minuti a piedi, oppure non riescono per problemi fisici. Già questa è una cosa molto utile del virtual tour, da qualcuno sarà sicuramente apprezzata.
La posizione fisica ovviamente lo rende anche di difficile individuazione/segnalazione, questo fa suscitare ancora meno interesse.
Questa è stata ulteriormente una sfida per l’efficacia della buona riuscita della promozione tramite virtual tour, le foto sferiche appaiono “solo” se si fa una ricerca mirata o comunque se c’è un interesse di iniziale. Luoghi sconosciuti di partenza hanno un interesse scarso da parte delle persone.
Anche se approssimativi, i numeri di affluenza che mi hanno riferito possono ritenersi attendibili. Quindi, visti i risultati attuali dell’affluenza di persone, l’obiettivo che mi sono prefissato era quello di raggiungere lo stesso numero di persone (50) in due mesi dopo il caricamento online del virtual tour.
Risultati ottenuti della promozione del territorio tramite virtual tour
Per fortuna che questo articolo ho cominciato a scriverlo prima di fare il virtual tour, dato che ero sicuro che funzionasse. Ha funzionato meglio di quanto mi ero prefissato.
Ho appena riferito che il virtual tour ha funzionato meglio di quanto mi ero prefissato, non solo per l’accessibilità che garantisce a tutti di visitare il luogo tramite il computer, dispositivi mobili o la realtà virtuale. Oppure per la promozione gratuita e l’interesse che può suscitare, che in futuro resteranno.
Avendo messo online il tour virtuale, non solo perché fotografo certificato Google Street View, Google mi mette a disposizione i dati essenziali, ovvero quante volte è stato visto.
Dall’11 Settembre, data in cui ho pubblicato il Virtual Tour, ad oggi (23/09/2018), il giorno prima della pubblicazione di questo articolo, le visualizzazioni totali del tour virtuale sono state 583:

Dato che non mostro i numeri senza contestualizzarli, sarebbe la come usare le parole “promozione del territorio” senza vedere i riscontri tangibili, oppure parlare di “miglioramento dell’immagine”, o cose simili, siccome il tour virtuale è composto da 11 fotografie a 360°, in media ed arrotondando si può dire che è stato visto da 53 persone.
Se un tasso di conversione medio (e buono) online è del 2%, potrei affermare che una persona che ha visto il tour virtuale vedrà anche il sito storico in loco. Il ritorno effettivo generato, in questo breve lasso di tempo.
Infatti, se è vero che c’è chi guarda le fotografie per curiosità o per altri motivi, c’è chi le guarda (anche) per prendere ispirazione riguardo a posti dove andare fisicamente.
Le fotografie su Google sono molto utili per poter decidere dove andare. Basta pensare alle foto del cibo servito in locali che invogliano a visitarli. Ed a consumare il cibo. In pratica il riscontro effettivo.
Per la tua attività
Anche se questo piccolo case study di un virtual tour l’ho fatto più che altro un mio passatempo, e per i motivi sopra riportati, in questo sito web parlo del mio lavoro a chi potrebbe essergli utile. Le attività principalmente.
Ebbene, i Google Virtual Tour sono un servizio che offro ad attività a Brescia ed in provincia di Brescia. Riguardano direttamente la presenza e la promozione online di attività, e funzionano realmente.
Anche tramite questo articolo/case study dovresti averlo capito.
Sicuramente un vantaggio che avresti se mi affidassi la realizzazione di un tour virtuale per la tua attività è il prezzo.
Infatti, se in questo articolo ho riferito che il prezzo di mercato minimo di un virtual tour è di 250€, mantenendo la stessa qualità del prezzo minimo di mercato posso fartelo pagare di meno. Grazie il mio metodo di lavoro e visto che il margine di guadagno per quel prezzo lo ritengo spropositato, non onesto. Se vuoi contattami che posso realizzarli un virtual tour ad un buon rapporto tra qualità e prezzo.
Hai già un virtual tour per la tua attività od ente ed hai avuto un riscontro reale positivo? Fallo sapere ad altri nei commenti, gli sarà utile!
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